Riparazione a favore delle vittime di misure coercitive a scopo assistenziale

Berna, 04.12.2015 - Prendendo atto dei risultati della procedura di consultazione, venerdì il Consiglio federale ha adottato il messaggio concernente la legge federale sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981 (LMCCE), la quale mira a riconoscere e riparare le ingiustizie subite dalle vittime di tali misure. La nuova legge prevede un’esaustiva analisi scientifica e un contributo di solidarietà di 300 milioni di franchi a favore delle vittime.

Prima del 1981 molti bambini e giovani nonché alcuni adulti sono stati oggetto di misure coercitive a scopo assistenziale o collocamenti extrafamiliari; si tratta di bambini collocati a servizio o in istituto, internati amministrativi, nomadi e persone costrette ad abortire o a sottoporsi a una sterilizzazione. Nell’aprile del 2013, in occasione di un evento commemorativo a Berna, la consigliera federale Simonetta Sommaruga si è scusata con le vittime a nome del Consiglio federale. Contemporaneamente il Parlamento ha elaborato un progetto di legge concernente la riabilitazione delle persone internate sulla base di una decisione amministrativa, che è stato approvato dall’Assemblea federale nel marzo del 2014.

Nel dicembre dello stesso anno è stata depositata l’iniziativa popolare "Riparazione a favore dei bambini che hanno subito collocamenti coatti e delle vittime di misure coercitive a scopo assistenziale (Iniziativa per la riparazione)", alla quale il Consiglio federale ha deciso di opporre, nel gennaio del 2015, un controprogetto indiretto che consentirà di concedere un aiuto in tempi più rapidi. L’Esecutivo ha ora adottato all’attenzione del Parlamento il disegno della legge federale sulle misure coercitive a scopo assistenziale e i collocamenti extrafamiliari prima del 1981.

Rielaborazione esaustiva

Il Consiglio federale auspica che alle vittime ancora in vita, stimate intorno a 12 000-15 000, siano destinate prestazioni finanziarie (i cosiddetti contributi di solidarietà) per un totale di 300 milioni di franchi. La nuova legge federale, secondo cui tali prestazioni dovranno essere finanziate dalla Confederazione e dalle liberalità volontarie dei Cantoni, prevede anche il riconoscimento giuridico dell’accaduto, regole per l’archiviazione sicura degli atti nonché per la loro consultazione da parte delle persone oggetto di misure. Getta inoltre le basi per un’esaustiva analisi scientifica nell’ambito di un programma nazionale di ricerca, da concepire come ampliamento delle attività della già esistente commissione peritale indipendente per l’analisi degli internamenti amministrativi.

Attuazione rapida

In ragione dell’età avanzata di molte vittime, i tempi per una simile rielaborazione si rivelano piuttosto stretti. Rispetto a una revisione costituzionale, un controprogetto indiretto sotto forma di legge consente di rielaborare l’accaduto più rapidamente, il che permetterà al maggior numero possibile di vittime, molte delle quali hanno conosciuto gravi difficoltà finanziarie come conseguenza delle misure, di veder riconosciute le ingiustizie subite e sperimentare la solidarietà sociale. Per questo motivo il Consiglio federale chiede che il Parlamento raccomandi al Popolo e ai Cantoni di respingere l’iniziativa per la riparazione e approvi il controprogetto indiretto.


Indirizzo cui rivolgere domande

Ufficio federale di giustizia, T +41 58 462 48 48, media@bj.admin.ch



Pubblicato da

Il Consiglio federale
https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale.html

Dipartimento federale di giustizia e polizia
http://www.ejpd.admin.ch

Ufficio federale di giustizia
http://www.bj.admin.ch

Ultima modifica 30.01.2024

Inizio pagina

Abonnarsi ai comunicati

https://www.bj.admin.ch/content/bj/it/home/aktuell/mm.msg-id-59795.html