Nessuna revoca dello statuto di protezione S

Berna, 01.11.2023 - Non si prevede una stabilizzazione duratura della situazione in Ucraina. Nella seduta del 1° novembre 2023 il Consiglio federale ha quindi deciso che lo statuto di protezione S per i profughi provenienti dall’Ucraina non sarà revocato prima del 4 marzo 2025. Per la prima volta ha inoltre definito un obiettivo per l'integrazione nel mercato del lavoro, secondo cui entro la fine del 2024 il 40 per cento delle persone con statuto S in età lavorativa svolgerà un'attività lucrativa.

A causa della guerra della Russia contro l'Ucraina, il 12 marzo 2022 il Consiglio federale aveva attivato lo statuto di protezione S per le persone provenienti dall'Ucraina. Tale statuto serve a fornire protezione provvisoria durante una situazione di grave pericolo generale. A fine ottobre 2023, in Svizzera circa 66 000 persone provenienti dall'Ucraina avevano uno statuto S attivo.

Lo statuto S resta in vigore fino alla sua revoca da parte del Consiglio federale. La condizione per l'abrogazione è una stabilizzazione duratura della situazione in Ucraina e quindi l'assenza di una situazione di grave pericolo generale. I recenti sviluppi mostrano che una tale stabilizzazione continua a non essere prevedibile e che  occorre ancora attendersi atti bellici su tutto il territorio ucraino.

Chiarezza per le persone interessate

Il Consiglio federale ha pertanto deciso di non revocare lo statuto di protezione S prima del 4 marzo 2025, a meno che la situazione in Ucraina non si stabilizzi in modo duraturo. In tal modo crea chiarezza per le persone in cerca di protezione, i Cantoni, i Comuni e i datori di lavoro. Alla luce della posizione della Svizzera nello spazio Schengen, il Consiglio federale ritiene imprescindibile una stretta concertazione con l'UE. Il 19 ottobre 2023 gli Stati dell'UE hanno deciso di prorogare la protezione provvisoria fino al 4 marzo 2025.

Le misure a favore dell'integrazione nel mercato del lavoro saranno mantenute

Il Consiglio federale ritiene necessario intervenire ulteriormente nell'ambito dell'integrazione nel mercato del lavoro. Sono quindi prorogate fino al 4 marzo 2025 anche le misure di sostengo specifiche a favore dei titolari dello statuto S (programma S), decise il 13 aprile 2022 e prorogate il 9 novembre 2022. La Confederazione partecipa a queste misure, incentrate in particolare sulla promozione linguistica con un contributo di 3000 franchi per persona l'anno, versato ai Cantoni in modo scaglionato. Il versamento dei contributi ai Cantoni è vincolato a un chiaro mandato d'integrazione per le persone con statuto S.

Al contempo sono potenziati gli sforzi per integrare nel mercato del lavoro il numero più elevato possibile di persone provenienti dall'Ucraina. L'obiettivo del Consiglio federale è aumentare il tasso di occupazione dall'attuale 20 per cento al 40 per cento entro la fine del 2024. Al fine di conseguire questo obiettivo, il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) elaborerà e attuerà ulteriori misure concrete in collaborazione con il Dipartimento federale dell'economia, della formazione e della ricerca (DEFR), i Cantoni e le parti sociali. In futuro, per i Cantoni vigeranno prescrizioni più vincolanti per l'impiego dei contributi federali. Dovranno inoltre anche prevedere misure di promozione della lingua per tutte le persone dell'Ucraina in cerca di protezione nonché chiarire il potenziale e il fabbisogno di sostegno caso per caso.

L'incoraggiamento all'integrazione professionale non serve soltanto a ridurre i costi dell'aiuto sociale. Le misure d'integrazione, la formazione e l'attività professionale incentivano le persone in cerca di protezione provenienti dall'Ucraina anche a partecipare attivamente alla vista sociale nonché ad acquisire e sviluppare competenze in vista di un ritorno in patria.


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Ultima modifica 30.01.2024

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