- 8 dicembre 2017: Il Consiglio federale avvia la consultazione in merito alla legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT) (comunicato stampa).
Risultati ufficiali
- Partecipazione:
- Totale:
- Sì:
- No:
- Cantoni Sì:
- Cantoni No:
59.57 %
3 202 178
1 811 795 (56,6 %)
1 390 383 (43,4 %)
20 5/2
0 1/2
Risultati in dettaglio
Conferenza stampa del 13 giugno 2021
Sotto trovate le informazioni sulla legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT) che il DFGP aveva messo in rete prima della votazione del 13 giugno 2021
Dagli attacchi di Parigi del 2015 sono state perpetrate in Europa varie decine di attentati con motivazioni terroristiche. Secondo il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) la minaccia del terrorismo resta elevata anche in Svizzera. Oggi la polizia può di regola intervenire soltanto quando una persona ha commesso un reato. Per poter impedire attacchi terroristici, il Consiglio federale e il Parlamento hanno creato una nuova base legale grazie alla legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT): in futuro la polizia potrà intervenire con più efficienza a titolo preventivo. Contro la legge è stato lanciato il referendum; la votazione avrà luogo il 13 giugno 2021.
Allocuzione per la TV
La Consigliera federale Karin Keller-Sutter
Conferenza stampa, 13 aprile 2021
Principi
Le nuove disposizioni di legge consentono alla polizia di intervenire in modo più tempestivo e a titolo preventivo se sussistono indizi concreti e attuali che una persona costituisca una minaccia terroristica. Su richiesta di un Cantone, del SIC o eventualmente di un Comune, i potenziali terroristi potranno essere convocati per colloqui o obbligati a presentarsi regolarmente presso la polizia.
Panoramica delle singole misure
Una persona è obbligata a partecipare regolarmente a colloqui. In tal modo s’intende verificare se costituisce un pericolo e se è possibile indurla a cambiare il suo comportamento.
Una persona deve presentarsi regolarmente presso una determinata autorità. Si può così ad esempio controllare se si attiene al divieto di lasciare il Paese.
A una persona è vietato avere contatti con persone che frequentano ambienti terroristici, sono favorevoli ad attività terroristiche oppure sono attive nella propaganda. Si intende in tal modo impedire il contatto diretto o indiretto tra persone radicalizzate.
A una persona è vietato lasciare la Svizzera, se sussiste il pericolo che possa dedicarsi ad attività terroristiche all'estero.
Una persona non può lasciare determinati luoghi o accedervi.
Una persona deve trattenersi in un determinato immobile. Si ricorre a questa misura soltanto quando sussistono indizi concreti e attuali che una persona costituisce un grave pericolo per la vita e l’integrità fisica di terzi e non ha rispettato una o più misure di polizia disposte in precedenza. La residenza coatta necessita sempre dell’approvazione del giudice dei provvedimenti coercitivi.
I potenziali terroristi con cittadinanza straniera possono essere detenuti per garantire il loro rinvio coatto.
La nuova legge contiene una serie di disposizioni volte a evitare un’applicazione arbitraria e sproporzionata. Tutte le misure sono impugnabili dinanzi al Tribunale amministrativo federale e hanno una durata limitata. La residenza coatta necessita inoltre dell’approvazione del giudice dei provvedimenti coercitivi. Infine, le nuove misure devono essere proporzionate. Questo significa che:
- le misure sono sempre adottate con riguardo al caso specifico;
- devono sussistere indizi concreti e attuali di una minaccia terroristica;
- le misure si applicano soltanto quando misure meno severe si rivelano inutili o non vengono rispettate;
- le misure sono a tempo determinato;
- la loro legalità può essere verificata in ogni singolo caso dal Tribunale amministrativo federale
Parere del Consiglio federale e del Parlamento
Il Consiglio federale e il Parlamento sono favorevoli alla nuova legge per i motivi elencati qui di seguito.
Migliorare la protezione della popolazione
Anche in Svizzera vi sono persone che rappresentano una minaccia terroristica. Le misure e gli strumenti attualmente a disposizione, quali i programmi di deradicalizzazione, non sono tuttavia sufficienti. Per questo motivo le autorità cantonali chiedono strumenti di prevenzione supplementari. La nuova legge soddisfa questa richiesta. Fondandosi sulle nuove basi legali, la polizia potrà intervenire se dispone di indizi concreti e attuali che una persona commetterà un atto terroristico. In futuro sarà quindi possibile migliorare la protezione della popolazione dal terrorismo.
Misure mirate
Ogni misura è calibrata sul singolo caso. In linea di massima le misure meno incisive, quali ad esempio i programmi occupazionali o l'assistenza psicologica, restano prioritarie. Si ricorre a una misura più severa soltanto se quelle precedenti non hanno avuto successo o non sono state rispettate. La residenza coatta, che rappresenta la misura più estrema, necessita sempre dell’autorizzazione di un giudice.
Parte di una strategia più ampia
Le nuove misure di polizia completano l'attuale strategia della Confederazione per la lotta al terrorismo, che comprende la prevenzione, la repressione e la reintegrazione. Gli strumenti preventivi supplementari colmano una lacuna di questa strategia.
Garantiti i principi dello Stato di diritto
Consiglio federale e Parlamento ritengono i nuovi strumenti compatibili con i diritti fondamentali, la Convenzione europea dei diritti dell'uomo e le pertinenti convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti dell'uomo. La tutela giurisdizionale è garantita a tutte le persone oggetto di una misura: la residenza coatta necessita dell’approvazione di un giudice e tutte le misure possono essere successivamente impugnate dinanzi al Tribunale amministrativo federale. I principi dello Stato di diritto sono così garantiti.
Tutelare i valori fondamentali
Il terrorismo costituisce sempre anche un attacco ai valori fondamentali della società e alle istituzioni democratiche di un Paese. Per tutelarli e proteggerli il terrorismo va combattuto tempestivamente e con fermezza. A tal fine servono strumenti efficaci. La legge prevede appunto simili strumenti e consente di lottare contro il terrorismo prima che venga compiuto un attentato.
Per tutte queste ragioni, il Consiglio federale e il Parlamento raccomandano di accettare la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT).
Cos’è stato fatto finora?
- 22 maggio 2019: Il Consiglio federale adotta il messaggio concernente la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT) (comunicato stampa).
- 9 dicembre 2019 - 25 settembre 2020: Dibattiti parlamentari (19.032)
- 3 febbraio 2021: Il Consiglio federale fissa al 13 giugno 2021 la votazione sulla legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT), a condizione che riesca il referendum (comunicato stampa).
- 3 marzo 2021: La Cancelleria federale informa che il referendum contro la legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo (MPT) è formalmente riuscito (comunicato stampa).
- 13 aprile 2021: Conferenza stampa con gli argomenti del Consiglio federale e del Parlamento (Comunicato stampa)
Info complementari
Documentazione
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Prevenzione del terrorismo
(Pagina tematica dell'Ufficio federale di giustizia UFG)
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Piano d’azione nazionale
(Pagina tematica della Rete integrata Svizzera per la sicurezza RSS)
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Misure di polizia per la lotta alla criminalità (MPT)
(Pagina tematica dell'Ufficio federale di Polizia)
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Strategia della Svizzera per combattere il terrorismo
(Decisione federale del 18 settembre 2015)
Comunicati
Per visualizzare i comunicati stampa è necessaria Java Script. Se non si desidera o può attivare Java Script può utilizzare il link sottostante con possibilità di andare alla pagina del portale informativo dell’amministrazione federale e là per leggere i messaggi.
Discorsi
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Interviste
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Infrarouge: débat sur les mesures policières contre le terrorismeIntervista, 26 maggio 2021: RTS Un, Infrarouge; Alexis Favre
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"Abstimmungs-Arena" zum Terrorismus-GesetzIntervista, 21 maggio 2021: SRF1, Arena
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"Senza la legge contro il terrorismo perdiamo i giovani che si radicalizzano"Intervista, 21 maggio 2021: NZZ
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"La minaccia terroristica è invisibile ma molto reale"Intervista, 21 maggio 2021: Corriere del Ticino
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"Tutelare la libertà dei cittadini, non quella dei terroristi"Intervista, 19 maggio 2021: PLR. I Liberali Radicali
Ultima modifica 13.06.2021