La presidente della Lituania Dalia Grybauskaité in visita ufficiale in Svizzera

Berna. La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha ricevuto martedì la presidente della Lituania Dalia Grybauskaité, in visita ufficiale in Svizzera. I colloqui si sono incentrati, oltre che sulle relazioni bilaterali, su temi della politica europea – e in particolare, da parte svizzera, sullo stato di attuazione dell’articolo costituzionale sull’immigrazione –, sulla situazione in Ucraina e sulla crisi dei rifugiati in Europa. Svizzera e Lituania intrattengono contatti amichevoli, che si sono intensificati in questi ultimi anni.
Dalia Grybauskaitė, presidente della Repubblica di Lituania, e Simonetta Sommaruga, presidente della Confederazione
Dalia Grybauskaitė, presidente della Repubblica di Lituania, e Simonetta Sommaruga, presidente della Confederazione (foto: Cancelleria federale)

I colloqui ufficiali si sono svolti nella tenuta del Lohn, dove la Presidente lituana è stata ricevuta con gli onori militari. Le Parti hanno illustrato le sfide cui sono confrontati attualmente i rispettivi Paesi. A tal proposito, la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha informato la sua omologa lituana sullo stato delle consultazioni in corso con la Commissione europea a Bruxelles in vista di una soluzione nel settore della libera circolazione delle persone. La Lituania sostiene il dialogo tra la Commissione e la Svizzera.

La Presidente della Confederazione ha inoltre spiegato in che modo la via bilaterale fra la Svizzera e l’UE debba essere rinnovata e rafforzata. Il Consiglio federale intende conseguire questo obiettivo compiendo, parallelamente alle consultazioni sulla libera circolazione delle persone, progressi in vista dell’adozione di un accordo sulle questioni istituzionali. "Delle relazioni buone e stabili fra la Svizzera e l’Unione europea non sono importanti solo per la Svizzera e i suoi vicini più immediati. A beneficiarne è l’intera Europa", ha spiegato Simonetta Sommaruga.

Per quanto riguarda le sfide poste dalla crisi dei rifugiati, entrambe le Parti hanno ribadito l’obiettivo fondamentale della questione, che è l’adozione a livello paneuropeo di una politica solidale. La presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga e la presidente della Lituania Dalia Grybauskaité sono state concordi nel rilevare che non vi possono essere soluzioni nazionali. Esse ritengono che il programma dell’UE per la ricollocazione di persone bisognose di protezione sia un primo passo importante, ma che ora debbano essere chiarite le questioni in sospeso come la registrazione dei rifugiati nei Paesi d’arrivo.

Successivamente, le delegazioni hanno discusso sulla situazione in Ucraina, che riveste un’importanza cruciale per la Lituania in ragione della sua prossimità geografica con questo Paese e con la Russia.

Apprezzamento delle relazioni bilaterali

Nel corso dell’incontro di martedì, le due Parti si sono congratulate per la qualità delle relazioni bilaterali che legano la Svizzera e la Lituania, e che negli scorsi anni si sono rafforzate grazie alla cooperazione sviluppatasi nel quadro del contributo svizzero all’allargamento dell’UE. Il contributo svizzero per la Lituania ammonta a 71 milioni di franchi e si ripartisce su otto progetti. A questo proposito vale la pena menzionare il programma destinato a migliorare l’assistenza sanitaria a favore di madri e bambini. In numerosi ospedali lituani la Svizzera promuove la formazione continua del personale sanitario e la modernizzazione di infrastrutture sanitarie obsolete. Una collaborazione già ben sviluppata esiste nei settori dell’innovazione e della cultura. Anche le relazioni economiche hanno fatto segnare negli anni scorsi uno sviluppo soddisfacente.

Svizzera e Lituania si impegnano inoltre nella ricerca di opportunità che permettano loro di cooperare più strettamente a livello multilaterale. Le loro presidenti – che fanno parte entrambe del Consiglio mondiale delle donne leader, la signora Grybauskaité quale presidente, la signora Sommaruga in qualità di membro – hanno constatato che la cooperazione nell’ambito dei diritti delle donne può essere ulteriormente sviluppata.

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Ultima modifica 06.10.2015

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