Procedure d’asilo celeri: obiettivi raggiunti nella fase di test

Berna. I rapporti finali relativi alla valutazione della fase di test per procedure d’asilo celeri sono pronti. La conclusione dei periti esterni è che le procedure d’asilo durante la fase di test si sono svolte e concluse più velocemente del solito (in media: -39 %) e che la consulenza e la rappresentanza legale incentivano procedure eque e corrette, il che ha un effetto positivo sulla qualità delle decisioni e sull’accettazione delle stesse da parte dei richiedenti l’asilo, come conferma il tasso di ricorso inferiore del 33 per cento. La valutazione conferma infine la maggiore economicità del nuovo sistema.

Da gennaio 2014 la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) sta testando nuove procedure d’asilo nel centro di procedura di Zurigo. L’obiettivo è quello di accelerare notevolmente le procedure d’asilo in Svizzera, di modo che si possa giungere in futuro per la maggior parte di esse a una decisione definitiva all’interno dei centri della Confederazione e in modo molto più rapido di quanto non avvenga al momento.

Accelerazione delle procedure: obiettivo raggiunto

Dal 1° gennaio 2014 al 31 agosto 2015 la SEM ha incaricato quattro organizzazioni esterne di valutare, dal punto di vista quantitativo e qualitativo, la fase di test svoltasi a Zurigo. Secondo i relativi rapporti finali gli obiettivi sono stati raggiunti: le nuove procedure sono infatti notevolmente più celeri e si accompagnano a una maggiore qualità delle decisioni, a un minore tasso di ricorso nonché a una migliore economicità.

Oltre a tempi più stretti e termini ridotti, il motivo di tale accelerazione è da ricercare nella possibilità per tutti i principali attori coinvolti nelle procedure d’asilo di lavorare a stretto contatto all’interno del centro di procedura della Confederazione; quando i richiedenti l’asilo sono invece assegnati ai Cantoni – come nella procedura usuale odierna – i tempi della procedura si allungano.

Durante il periodo di osservazione della fase di test sono state assegnate al centro di procedura di Zurigo 2606 domande d’asilo, 1632 delle quali sono state evase prima della fine dell’agosto 2015 (ca. 63 %). Per giungere a una decisione definitiva sono serviti mediamente 59 giorni, e questo anche nei casi in cui, conformemente all’Accordo di Dublino, la competenza incombeva a un altro Stato. I tempi per la conclusione delle diverse tipologie di procedure hanno fatto registrare mediamente una diminuzione del 39 per cento.

Protezione giuridica: la chiave dell’accelerazione

Per garantire decisioni conformi alle norme dello Stato di diritto nonostante procedure più celeri e termini ridotti, il nuovo sistema prevede una protezione giuridica per i richiedenti l’asilo, i quali, a partire dall’avvio della procedura, hanno quindi diritto a una consulenza e a una rappresentanza legale.

Come illustrato nel rapporto finale, la protezione giuridica incentiva la conformità delle procedure alle norme dello Stato di diritto nonché l’efficienza, la credibilità e l’accettazione delle stesse. Grazie al lavoro dei rappresentanti legali, appartenenti a un servizio indipendente, i richiedenti l’asilo sono infatti meglio informati sull’iter procedurale e sulle opportunità della loro domanda e accettano più facilmente le decisioni della SEM. Anche i ricorsi sono concepiti in maniera più mirata, il che determina un tasso di ricorso di circa un terzo inferiore rispetto a quello usuale (17,1 %). La protezione giuridica si rivela pertanto un elemento chiave nel processo di accelerazione.

Una simile accelerazione delle procedure d’asilo non compromette neppure la qualità delle decisioni, garantita invece dalla stretta collaborazione tra i principali attori coinvolti e dal concorso della rappresentanza legale.

Economicità dell’accelerazione: un’ulteriore conferma

La valutazione della fase di test conferma anche l’economicità di questo processo di accelerazione, che permette alla Confederazione di risparmiare, nel medio termine, circa 110 milioni di franchi all’anno1. Nonostante i nuovi centri federali necessari per l’attuazione di tale processo e l’aumento delle spese di personale e di gestione, da procedure più brevi e dal minor numero di richiedenti l’asilo assegnati ai Cantoni sono infatti conseguiti notevoli risparmi sugli indennizzi forfettari versati a questi ultimi (somma forfettaria globale, per il soccorso d’emergenza e per le spese amministrative). Inoltre, l’accelerazione delle procedure d’asilo permette una più rapida integrazione nel mercato del lavoro dei rifugiati riconosciuti e delle persone ammesse provvisoriamente.

Centro della Confederazione: aumento delle partenze

Durante il periodo di valutazione, gli allontanamenti dei richiedenti respinti sono stati eseguiti direttamente dal centro di procedura di Zurigo in modo più rapido e sistematico di quanto non avvenga nella procedura ordinaria svolta presso i centri di registrazione e procedura; ne consegue uno sgravio per i Cantoni in termini di numero di richiedenti assegnati. Sono stati eseguiti più celermente anche i trasferimenti nel quadro della procedura Dublino. Durante la fase di test si sono infine avute più partenze non controllate.

Grazie a una tempestiva consulenza per il ritorno e a un sistema decrescente dell’aiuto al ritorno, il numero di partenze volontarie con aiuto al ritorno è a sua volta triplicato, attestandosi al 6 per cento. Anche un ritorno volontario tempestivo comporta risparmi di notevole entità.


Documentazione

Ultima modifica 14.03.2016

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