Bilancio del WEF: 289 ospiti protetti in virtù del diritto internazionale pubblico

Il 50° World Economic Forum (WEF) ha richiamato a Davos capi di Stato e ministri provenienti da tutto il mondo: una vera e propria sfida per fedpol e tutte le autorità di sicurezza svizzere che è stata affrontata con successo grazie a un’intensa cooperazione.
WEF 2020 Davos
(Foto: Keystone/Maxppp/Pierre Teyssot)

Un evento come il WEF, che attira in Svizzera numerosi capi di Stato e primi ministri di altri Paesi, richiede un grande impegno da parte delle autorità di sicurezza. fedpol, le polizie cantonali, l’esercito e altri partner lavorano a stretto contatto al fine di garantire la sicurezza a Davos, ma anche all’aeroporto di Zurigo.

fedpol ha offerto complessivamente protezione a 289 visitatori del WEF (persone protette in virtù del diritto internazionale pubblico) sulla base di una valutazione della minaccia tramite l’adozione di opportune misure di sicurezza a loro tutela. Tali misure sono state attuate efficacemente dai corpi di polizia di tutti i Cantoni sotto la direzione della polizia cantonale grigionese.

Rilasciate 348 autorizzazioni

Numerosi capi di Stato sono arrivati accompagnati dalle proprie guardie del corpo personali. fedpol ha rilasciato a 348 agenti di sicurezza un’autorizzazione a portare un’arma da fuoco corta.

Ultima modifica 24.01.2020

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