La Commissione federale della migrazione CFM è la fusione
- della Commissione federale degli stranieri CFS e
- della Commissione federale dei rifugiati CFR
La CFS ha concorso per ben 37 anni a forgiare la politica svizzera in materia di stranieri. La fondazione e lo sviluppo di quest'istituzione vanno di pari passo con i dibattiti nel settore della politica degli stranieri che hanno caratterizzato la Svizzera nel corso degli anni. La cosiddetta politica in materia di stranieri si muove tra interessi economici e interessi societali, tra rivendicazioni di controllo e giustificazione umanitaria. La CFS, che ha goduto da subito di un vasto mandato, si è occupata degli aspetti più disparati della migrazione, concentrando viepiù le proprie attività sulla «coabitazione consensuale tra popolazione svizzera e straniera». Grazie alla CFS l'integrazione figura tra gli intenti della politica nazionale.
La CFR è stata istituita dal Consiglio federale nel 1983. Essa era chiamata a svolgere un'attività di consulenza su questioni della politica d'asilo e di rifugiati sottoposte dal DFGP. Di regola era composta di una quindicina di membri. Fino al 2002 la CFR era presieduta dal direttore del competente ufficio federale (dapprima l'Ufficio federale di polizia, poi l'Ufficio federale dei rifugiati), poi da persone indipendenti dall'amministrazione. Tale cambiamento era stato suggerito sin dal 1997 dalla commissione stessa. In tal modo sperava di divenire un partner attivo nel processo di scambio d'opinioni. Contrariamente alla CFS, la CFR non ha mai potuto allargare il proprio campo d'attività.
Ultima modifica 26.06.2024