Negli ultimi anni le minacce alla protezione dei dati si sono intensificate principalmente a causa dei rapidi sviluppi sociali e tecnologici registrati dall’entrata in vigore, vent’anni fa, della legge federale sulla protezione dei dati. Tale evoluzione amplia le possibilità di rilevare, incrociare, trasmettere e analizzare i dati personali complicando però il controllo delle tracce lasciate, consapevolmente o inconsapevolmente, dalle persone nei più diversi ambiti. Pertanto, alla luce dei risultati della valutazione e degli sviluppi in corso nell’UE e presso il Consiglio d’Europa, il Consiglio federale esaminerà approfonditamente come e in che misura occorra modificare la legislazione sulla protezione dei dati.
Diversi aspetti da vagliare
Il ricorso alle nuove tecnologie dell’informazione è in costante crescita e spesso agli utenti non è affatto chiaro se e come siano trattati i loro dati personali. Il Consiglio federale intende pertanto capire in che misura occorra migliorare la trasparenza del trattamento dei dati e sensibilizzare gli utenti ai nuovi rischi, tenendo anche conto del fatto che i minorenni sono meno consapevoli degli adulti dei pericoli e delle conseguenze che il trattamento dei dati personali implica. Va parimenti esaminato, nell’ambito di una strategia globale, in che misura sia necessario individuare e analizzare eventuali problemi legati alla protezione dei dati già in fase di sviluppo di una nuova tecnologia. Il controllo e il dominio sui dati resi noti restano aspetti importanti, pertanto occorre accertarsi se i meccanismi di sorveglianza dell’IFPDT vadano rafforzati e se i diritti degli interessati, compreso il loro esercizio, adeguati alle mutate circostanze.
La protezione dei dati deve restare proporzionata
Per il Consiglio federale il diritto alla protezione dei dati personali riveste una grande importanza. Nell’esaminare le pertinenti misure legislative, il Collegio esecutivo terrà comunque conto anche del fatto che simili provvedimenti possono scontrarsi con altri interessi. Pertanto, oltre alla protezione della personalità, occorre considerare anche le esigenze dell’economia, il diritto alla libertà di espressione e d’informazione, nonché altri interessi pubblici e privati.
Documenti
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Rapporto
(FF 2012 227)
Ultima modifica 09.12.2011
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