L’ampia campagna d’informazione e di sensibilizzazione avviata l’autunno scorso dalla Confederazione e dai promotori dell’iniziativa per la riparazione ha raggiunto il suo scopo. Fino a oggi sono pervenute 6308 domande per un contributo di solidarietà.
Il Delegato per le vittime di misure coercitive a scopo assistenziale Luzius Mader spera che le vittime che non hanno ancora presentato una domanda sfruttino il tempo rimanente per farlo. Possono ricorrere al sostegno gratuito dei servizi di contatto cantonali. Nel trattare le domande le autorità rinunciano a qualsiasi eccesso di formalismo. Le domande presentate entro la fine di marzo saranno trattate anche se la documentazione mancante sarà inoltrata in un momento successivo.
Ultima modifica 08.03.2018